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      brillante manuale Introduzione alla fisica atomica che riempie una lacuna importante
      nella manualistica universitaria in lingua italiana.


      1929

         Nel 1927 Dirac pubblica i primi lavori in cui estende sistematicamente le regole di
      quantizzazione dei sistemi meccanici ai campi elettromagnetici. Fermi approfondisce lo
      studio di questi lavori e durante l'inverno 1928-1929 decide, come fa spesso, di riformulare
      la teoria seguendo un approccio matematico a lui più familiare. Successivamente lavora
      a lungo per trovare una soluzione alle ben note difficoltà relative alle divergenze dell'elet-
      trodinamica quantistica dovute alla self-energia dell'elettrone puntiforme e riempie interi
      quaderni di calcoli, senza successo. Alcuni risultati interessanti si trovano tuttavia nei
      lavori Sopra l'elettrodinamica quantistica, Le masse elettromagnetiche nella elettrodina-
      mica quantistica, Quantum Theory oj Radiation [Teoria quantistica della radiazione]. Nel
      corso di queste ricerche personali, Fermi comunica regolarmente i suoi risultati ad allievi
      e amici, come Amaldi, Majorana, Racah, Rasetti e Segrè. Ogni giorno, alla fine del lavoro
      li raduna intorno al tavolo e in loro presenza inizia con l'elaborare prima la formulazione
      di base dell'elettrodinamica quantistica e poi, prosegue facendo, una dopo l'altra, una
      lunga serie di applicazioni dei principi generali a particolari problemi fisici. Questo me-
      todo, caratteristico di Fermi, di lavorare su un problema teorico "in pubblico" (per così
      dire) e di insegnare allo stesso tempo, gli permette di esprimere ad alta voce quello che
      sta pensando; nel frattempo, nello scrivere i risultati alla lavagna, non salta mai un pas-
      saggio, procede a velocità uniforme e senza esitazioni, ma facendo sistematici progressi,
      indipendentemente dalla difficoltà della trattazione. Tutto questo lavoro sull'elettrodi-
      namica viene riassunto da Fermi in una serie di lezioni che tiene all'Istituto Poincaré di
      Parigi nel 1929 e, in forma più completa, alla scuola estiva di Ann Arbor all'Università
      del Michigan nel 1930. Di queste lezioni viene fatta una traduzione sia in francese che
      in inglese. L'articolo di Fermi Quantum Theory oj Radiation [Teoria quantistica della
      radiazione] pubblicato nella "Review of Modern Physics" del 1932, che fornisce le prime
      nozioni di teoria dei campi, è una monografia su cui generazioni di ricercatori hanno
      imparato l'elettrodinamica. Da Hans Bethe viene considerato un "esempio insuperabile
      di come si possa esporre con semplicità una materia così complessa". Eugene P. Wigner
      commenta a proposito: "Nessuno che non conoscesse a fondo tutte le complicazioni della
      teoria avrebbe potuto scriverlo e nessuno avrebbe potuto evitare più abilmente tutte le
      complicazioni". Wigner e Vietor Weisskopf si adopereranno per rendere rigorosa una
      regola di calcolo delle probabilità di transizione spontanea tra stati quantici che Fermi
      ricava con una matematica assai spregiudicata e che da lì in poi verrà chiamata Fermi 's
      golden rule [Regola d'oro di Fermi].

      1930

         Come già era emerso nel caso dei suoi lavori sulla relatività, in generale Fermi rifug-
      ge da riflessioni di tipo puramente epistemologico e adotta un'impostazione pragmatica
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